Progetto Qwankido Anti-bullismo
Progetto Asia Associazione Sportiva Dilettantistica
in collaborazione con
CENTRO PROVINCIALE SPORTIVO LIBERTAS BRESCIA
Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI
presenta:
Progetto Scuola Qwankido Anti-bullismo
ATTIVITA´ DI DIVULGAZIONE DEI PRINCIPI DELL’AUTODIFESA DELL’ARTE MARZIALE QWANKIDO
PER ALLIEVI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI 1° E 2° GRADO
TEMA:
Pratica e teoria dell’autodifesa nell’Arte Marziale Cino Vietnamita Qwan Ki Do
- Presentazione dell’Unione Italiana Qwan Ki Do:
Nel 1981 nacque la World Union of Qwan Ki Do che attualmente è rappresentata in più di 20 nazioni in Europa, America, Africa. In Italia è rappresentata dall’ Unione Italiana Qwan Ki Do diretta dal Maestro Roberto Vismara, uno dei discepoli diretti del Maestro fondatore Pham Xuan Tong, il quale, grazie all’aiuto dell’equipe nazionale, si occupa personalmente della formazione dei numerosi istruttori presenti sul territorio nazionale. In lingua vietnamita Qwan Ki Do o quan khi dao significa “la via dell’energia vitale”. Il khi, rappresenta l’energia, mentre il dao raffigura la via.
- Il metodo Qwan Ki Do ed i ragazzi e sue finalità:
Nel Qwan Ki Do viene dedicato ampio spazio alla fascia dei ragazzi di età compresa tra gli 11 ed i 17 anni di età (pubertà, preadolescenza e adolescenza). Gli istruttori, costantemente aggiornati, propongono ai ragazzi situazioni di aggressione verbale e fisica, azioni di bullismo in generale suggerendo modalità per affrontare al meglio le diverse situazioni di pericolo, sia verbalmente che con l’atteggiamento del corpo con particolare attenzione verso la prevenzione.
Non viene trascurata la parte tecnica (tecniche di autodifesa tratte dal metodo Qwan Ki Do) e la trasmissione di quei valori morali che sono il punto cardine della nostra disciplina e sono fondamentali per una sana crescita: il Qwan Ki Do non insegna infatti soltanto tecniche di autodifesa, ma avvicina fattivamente a principi etici di fondamentale importanza nella formazione dell’individuo, quali: la perseveranza, la fiducia in se stessi, la condivisione ed il rispetto degli altri e a virtù morali quali la rettitudine d’animo, semplicità, umiltà e tolleranza.
- Obiettivi e competenze sviluppate:
Educare i giovani alla prevenzione in termini di sicurezza per sé e per i propri cari, rispetto della legalità, delle regole e dei diritti, con un percorso formativo e culturale improntato sulla conoscenza dei rischi e incognite che si affrontano nella vita di tutti i giorni. Un “metodo” di salvaguardia visto dalla parte dei ragazzi, nelle difficili fasi evolutive della pubertà e dell’adolescenza, che contribuisce alla corretta crescita emotiva in relazione al sociale e alla famiglia.
Il ragazzo apprenderà ad opporsi fermamente al bullismo e a tutte le sue forme, no all’indifferenza, no alla contro-violenza, rispetto per gli altri, solidarietà e non individualismo, impegno a sostenere con aiuti concreti i più deboli. Sintetizziamo di seguito i principali obiettivi che auspichiamo consolidare tramite semplici concetti teorici e attività pratiche:
1) Sensibilizzare i ragazzi alla prevenzione del pericolo in genere, abituandoli a gestire situazioni potenzialmente a rischio.
2) Fornire gli strumenti utili ad affrontare gli eventi con la consapevolezza dei propri limiti, ma anche con la comprensione delle proprie risorse psico-fisiche, necessarie al miglioramento dell’autostima.
3) Aumentare le capacità di sottrarsi rapidamente al pericolo, senza procurarsi o procurare danni, acquisendo padronanza di alcune applicazioni di “autodifesa” semplici, concrete, adeguate alle effettive necessità.
La metodologia teorica utilizzata è prevalentemente visiva, utilizzando esempi, immagini, ed abituando il partecipante all’interazione con il docente/tecnico.
- Programma di lavoro:
Il progetto proposto è strutturato per ragazzi della scuola secondaria di 1° e 2° grado e prevede finalità educative volte alla crescita positiva ed armonica dei soggetti. Il corso si sviluppa attraverso momenti significativi dal punto di vista della crescita e dell’educazione tramite attività tipiche delle discipline marziali ed interventi di tipo teorico atti a rinforzare i concetti trasmessi. Il corso sarà articolato in base ad un calendario concordato con il Dirigente Scolastico in accordo con gli insegnanti. Lo stesso vale per il numero delle ore e la frequenza degli incontri.
p. Progetto Asia ASD – Rezzato il Responsabile tecnico Enrico BrodiniDi seguito riportiamo diverse fotografie del progetto, in alcune scuole del hinterland Bresciano: